L’Italia recupera un ritardo di oltre quarant’anni rispetto ad altri Paesi Europei per promuovere comunità di innovazione finalizzate alla diffusione della cultura scientifica e tecnologica nelle scuole superiori e nelle strutture formative, con una mobilitazione organica del sistema universitario e della ricerca, degli Enti di formazione e delle imprese, con l’obiettivo rivolto all’universo del lavoro e delle professioni. Un contributo ulteriore allo sviluppo innovativo per il rafforzamento della filiera tecnico scientifica e dell’alta formazione professionale connesse alle misure di sostegno allo sviluppo economico.
Gli ITS saranno 58, distribuiti in tutta Italia, e al termine dei due anni di corso rilasceranno un titolo di studio con pieno valore legale, una sorta di super-diploma, per favorire l'ingresso nel modo del lavoro visto che nascono dalla sinergia di enti locali, imprese, università, centri di ricerca, camere di commercio.